Hainan, meta turistica del lusso e approdo di capitali. A un anno dallo sbarco in Cina.

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God save Italian Entrepreneurs! A salvare la reputazione del nostro Paese è sempre l’imprenditoria, specie quella che, o per necessità o per virtù, sa intuire, “fare sistema” e vincere.

Attendere che siano i programmi della politica, con le sue dichiarazioni di intenti e buone intenzioni, a risolvere l’economia del Paese, è spesso come aspettare un treno all’aeroporto. Certo, è impensabile che in stato di crisi, economico o finanziaria che sia, l’industria possa prescindere dalla politica, tuttavia pensare a creare nuovi sbocchi e vie di sviluppo nuove e alternative ai propri standard, pare essere una formula vincente.

Ed è proprio una “formula nuova” alla base del progetto che ha visto protagoniste quattro imprese della Darsena viareggina (Yachtica, Viareggio Supply Service, Tecnopool e Arredomare) nel ruolo di conquistatori di Sanya, città dell’Isola di Hainan, ultima meta turistica per la nautica a cinque stelle nella parte più meridionale della Cina, destinata a diventare una tra le principali destinazioni esclusive a livello mondiale entro il 2020. A dimostrarlo sono gli ingenti investimenti cinesi non solo diretti al residenziale, ma anche al service nautico, cosa che esprime chiaramente l’intenzione di uno sviluppo massiccio nella produzione e vendita di yacht. I dati confermano la tendenza: la regione registra tassi di crescita da record con un PIL che ha segnato un +25% e un aumento degli investimenti del +137% (2010).

Visun Tuscany Yachting (2)

La località, destinata a ospitare i nuovi ricchi cinesi e magnati russi amanti del mare e con il mito dello yacht, accoglierà un polo all’avanguardia per la nautica da diporto con un’eccellente offerta di servizi per il refitting affidato al know-how e alle maestranze toscane, la cui capacità di innovazione e il cui impareggiabile ingegno non solo sono stati scelti perché apprezzati a livello mondiale, ma sono il cuore pulsante del brand – “Visun Tuscany Yachting” -, sotto cui verranno gestite tutte le attività del centro servizi.

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L’accordo, siglato a marzo 2013 dopo una trattativa durata ben diciotto ore no-stop, raggiunto con il sostegno di Toscana Promozione e il coordinamento di Navigo, ha dato vita a una Joint Venture fra il colosso immobiliare cinese Visun Group e le quattro imprese viareggine: oggi, a un anno dall’intesa, i lavori nella prima delle due aree previste dal piano sono quasi giunti a compimento e il centro verrà reso operativo entro il mese di aprile.

Andrea Giannecchini e il marchio Visun Tuscany Yachting
Andrea Giannecchini e il marchio Visun Tuscany Yachting

La missione

L’operazione farà da apripista al mercato della nautica viareggina nell’economia del mare cinese, a beneficiarne saranno prevalentemente le grandi imprese e le piccole aziende della subfornitura. Il service centre fornirà infatti prodotti toscani e italiani. Ma la conquista di Sanya rappresenta un valore aggiunto anche per i cantieri, che infatti potranno contare su un centro di assistenza di altissimo livello per le imbarcazioni presenti nella Costa Asiatica del Pacifico.

L’accordo italo-cinese, un business a due facce

Da un lato gli interessi del colosso immobiliare cinese, Visun Group, che ad Hainan sta investendo fiumi di denaro per la realizzazione di esclusive residenze top-level con annessi posti barca, vendita di case e quindi anche di yacht, dall’altro il mercato dell’after-sales. Le barche di lusso, infatti, quelle oltre 25 metri, si vendono congiuntamente a un’offerta di assistenza, servizi e manutenzione adeguati. Ecco sposati gli obiettivi di un affare che prevede la concessione esclusiva per 10 anni di un’area di 80.000 mq, un investimento di circa 15 milioni di euro a carico dei cinesi per le infrastrutture e le attrezzature, e l’attività di progettazione curata e firmata dalle imprese toscane, impegnate con somme meno importanti, pari a qualche centinaia di migliaia di euro.

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Il meglio del meglio

Il progetto di sviluppo dell’Isola ha potuto contare sul pieno appoggio da parte del governo cinese, che non solo ha favorito le operazioni, ma è intervenuto fattivamente emanando una normativa speciale rivolta al settore nautico per rendere rapide e snelle le procedure di approdo sull’isola per le imbarcazioni straniere, facilitare i controlli dei visti e delle licenze nautiche internazionali e consentire la libera circolazione dei turisti nel territorio. Tutti i maggiori brand internazionali nel settore alberghiero hanno già aperto i loro resort. Ad attirare ad Hainan il turismo più esclusivo e la clientela più intransigente, anche 27 campi da golf già attivi, e uno in costruzione che, pare, deterrà il primato mondiale in termini di superficie. La nautica potrà contare su oltre 10.000 posti barca entro il 2020. Sanya è già stata scelta dalla classe più privilegiata come centro d’eccellenza per la nautica da diporto per la sua capacità di offrire tanto uno stile di vita dedito al piacere e al relax quanto agli affari.

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Il service in Cina

Oggi sono presenti oltre 230 imbarcazioni, di cui 30 superiori ai 20 metri. Il mercato cinese del diporto conta oggi circa 1.500 unità ed è proprio su questa forte ascesa nel numero delle imbarcazioni che ha trovato un terreno fertile l’idea di impiantare un centro servizi nautico di alta qualità; in Cina, infatti, se si escludono gli interventi minori, i servizi di assistenza vengono svolti esclusivamente ad Hong Kong o, in alternativa, da gruppi di tecnici inviati in trasferta dall’estero, con un significativo esborso di denaro e impiego di tempo sia per gli armatori che per i cantieri.

Ecco perchè quando Andrea Giannecchini, Presidente Nazionale di CNA Produzione Nautica, Vice Presidente Navigo nonchèimprenditore nel campo degli accessori nautici, presentò l’idea di un service di eccellenza al Presidente di Visun Royal Yacht Club,Wang Da Fu, trovò ascolto, interesse e… investimenti. Offriva quello che cercavano, e fu “amore a prima vista”!

A colmare il gap la squadra formata dalla quattro aziende toscane, che per lo sviluppo di questo progetto di impresa hanno creato la societàToscana Refit, con cui poi insieme al Visun Royal Yacht Club sono divenute socie di Sanya Visun Tuscany Yaching Co. Ltd. (“VTY”). Per Toscana Refit, Giannecchini ha scelto il meglio e spiega “La Toscana è solo una piccola regione dell’Italia, tuttavia è patria di ben 5 tra i 20 costruttori mondiali di superyacht, segmento in cui essa rappresenta oltre il 20% della produzione mondiale. Sono oltre 3.000 le aziende toscane attive nel settore nautico, e a servirlo ben oltre 70 tipologie di specializzazioni. Toscana Refit racchiude le più alte maestranze e competenze sia a livello imprenditoriale che di staff coinvolto nelle operazioni. Per offrire il meglio nel campo del service, ho scelto tra i migliori”.

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Stato avanzamento lavori

Oggi il service centre è quasi pronto per essere avviato: si estende su una superficie coperta di 850 mq e 2000 mq di piazzale, è dotata di un travel lift per imbarcazioni fino a 160 tonnellate e di attrezzature e strumentazioni all’avanguardia. Entro il prossimo aprile sarà attivo e verranno avviate le attività di refit e riparazione per yacht fino a 120 piedi. A dirigere il cantiere sarà un italiano con una consolidata esperienza nel settore, coadiuvato da un team di altrettanti esperti provenienti dall’Italia. “Questo cantiere è solo il primo passo di una lunga strada che vogliamo percorrere per affermare il marchio VTY come espressione del meglio nei servizi di assistenza, refit e riparazione nella Costa Asiatica del Pacifico”, afferma Andrea Giannecchini.

Un’altra area, a Yacheng Bay, è già stata concessa da parte delle autorità cinesi per la realizzazione di un secondo service centre: 66.000 mq da dedicare agli interventi su super e megayacht fino a 80 metri. Dovrebbe essere operativa entro il 2015.

Giorgio Campini, Titolare Tecnopool, Vice Presidente Toscana Refit e Managing Partner Sanya Visun Tuscany Yachting Co. Ltd.
Giorgio Campini, Titolare Tecnopool, Vice Presidente Toscana Refit e Managing Partner Sanya Visun Tuscany Yachting Co. Ltd.

Un vantaggio anche per i cantieri

“Tutti i maggiori cantieri entrati nel mercato cinese si trovano oggi ad affrontare l’aspetto del service – spiega Giorgio Campini, Vice Presidente di Toscana Refit e Managing Partner della Joint Venture – Quando un armatore cinese necessita di assistenza per la sua barca e non trova nessuno in grado di intervenire, la prima reazione è quella di prendersela con il cantiere, cosa che poi si ripercuote sull’immagine del cantiere stesso. Ecco perché il progetto piace anche ai dirigenti dei costruttori europei: il nostro service centre rappresenta un’incredibile opportunità anche per loro, in quanto rende non più necessario l’invio dei loro esperti sul campo per ogni genere di intervento, anche quello più piccolo, e al tempo stesso potendo contare sulla presenza di un polo nautico italiano in Cina, permette di assicurare al cliente gli stessi elevati standard di cura ed esperienza anche nelle attività di riparazione.

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www.vty-yachtservices.com